“Dobbiamo dirlo: non c’è più una guida morale nelle istituzioni. Il presidente Mattarella c’è e ha parlato chiaro così come ha parlato Papa Francesco. Ma intorno c’è un silenzio assordante, sovrastato dai tweet o da frasi di propaganda che si rifanno al fascismo. Io sono consapevole che se la sinistra avesse fatto di più, queste forze non sarebbero al governo. Ma a chi ha votato Cinquestelle, chiedo: cosa dite oggi? Fate sentire la vostra voce, se è una voce antifascista” ». Lei ha risposto duramente al «tanti nemici, tanto onore” di Salvini, ha chiesto le dimissioni del ministro Fontana che vorrebbe abolire la legge Mancino. Ma è sufficiente ribattere? «No, ma è necessario farlo. Ricordiamoci che il razzismo è il brodo di coltura di ogni fascismo, quindi prendere posizione contro il razzismo e la xenofobia crescente serve a ribadire la lezione dei partigiani. E Anpi c’è, non da sola: non dobbiamo scoraggiarci, ci sono state manifestazioni importanti come quella del 24 febbraio a Roma, poi le Magliette Rosse, le pastasciutte partigiane sul territorio. Il popolo antifascista c’è e si muove, lo ribadiremo anche durante la marcia della pace Perugia-Assisi». Ma concentrarsi sul razzismo serve o il problema vero è lo sdoganamento dei neofascismi? «Non bisogna derubricare niente, e le nostre posizioni sono chiarissime su tutte le intolleranze. Dobbiamo parlare col popolo sempre di più perché i sovranisti, queste persone al potere, fanno molto conto sul mettere i poveri contro i più poveri, quindi gli stranieri, dipingendoli come nemici. Questo governo continua solo a fare pubblicità a sé stesso, non governa».
Carla Nespolo
Presidente Nazionale A.N.P.I.
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