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Anpi Genova per la città: in piazza tutti, senza bandiere, per superare blocchi e costruire il futuro

Sono passati 50 giorni dal crollo di Ponte Morandi. Cinquanta giorni di lutto, di dolore per le famiglie delle 43 vittime, ma anche per la città tutta; e , insieme a tutto ciò, il grande spaesamento e le preoccupazioni degli sfollati di via Porro, via Fillak e via del Campasso, delle aziende piccole e grandi, di tutte le categorie, ferme dal 14 agosto perché bloccate nella zona rossa o con gravi limitazioni.
Cinquanta giorni di disagi per la città, per il suo tessuto produttivo e il porto in primo luogo; per il traffico quotidiano diventato un incubo per migliaia di persone, per i rischi di perdere troppi posti di lavoro, per l’assoluta mancanza di certezze sul futuro a fronte di provvedimenti governativi annunciati e rimandati, con discutibili intermezzi di battute e prese di posizione sconcertanti quando non apertamente offensive verso Genova e i genovesi, per poi arrivare a un decreto ancora deludente e alla mancanza di chiarezza su chi dovrà gestire la ricostruzione del ponte e il recupero urbanistico, produttivo e sociale dell’intera Valpolcevera.
Anpi Genova, attraverso le sezioni della vallata e non solo, è sempre stata vicino alla gente del ponte. Senza bisogno di simboli, siamo stati a Certosa nei momenti dell’emergenza più cocente, ma anche impegnati a promuovere iniziative solidali di ogni genere. Anpi è , prima di ogni altra cosa, partigiana di Genova: la città che si è liberata da sola il 24 aprile del 1945, che con l’impego d forze anche molto diverse, ma riunite nel Cln, ha saputo riemergere dalla guerra e dalle divisioni. Per questo, senza bisogno di bandiere che non siano, nel cuore di tutti noi, l’avere sempre presenti il senso del dovere civile e dei diritti sanciti dalla Costituzione, pensiamo sia importante, il prossimo 13 ottobre, partecipare alla manifestazione “Riprendiamoci Genova” indetta da più realtà associative cittadine.
Così come Anpi partecipa al presidio di venerdì 5 in via Fillak, accanto alla gente della Valpolcevera. Parteciperemo inoltre alla manifestazione di lunedì 8 “oltre il ponte c’è” per sollecitare a varare misure urgenti che consentino una ripartenza certa: L’appuntamento è alle ore 9 davanti a palazzo San Giorgio per proseguire in corteo insieme fino a De Ferrari.
Perché solo uniti, come nel 1945, si esce dai momenti più difficili, si torna a vivere.
Viva Genova!

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