Genova 29 novembre 2018
Anpi Genova al sindaco Bucci: adesso basta, dica una volta per tutte una parola di condanna senza riserve per chi usa i simboli ricusati dalla Costituzione
Una svastica sul profilo di Don Andrea Gallo, il volto di Claudio Spagnolo “Spagna” imbrattato, la croce celtica sul murale che rievoca il 30 giugno 1960. Sono ignobili e ridicoli, questi emuli del Duce che attaccano i simboli antifascisti, così com’è avvenuto la notte scorsa con il raid contro i murales tra Sampierdarena e Mura degli Angeli, nel Municipio Centro Ovest. Se i murales, un’opera di arte popolare, sono già stati ripristinati a cura dell’Assemblea Antifascista, resta immutata la condanna di Anpi verso chi crede che i comportamenti neofascisti siano ormai moneta corrente. Per questo è necessario che Marco Bucci, sindaco di Genova, città medaglia d’oro della Resistenza, esca dal suo silenzio di fronte all’ennesima provocazione registrata in questi mesi: la Costituzione, grazie alla quale è stato democraticamente eletto, condanna ogni ricostituzione del partito fascista e l’uso dei suoi simboli. Basta con l’equidistanza e gli atteggiamenti tiepidi verso le celebrazioni della Rsi e la concessione delle sedi a chi si rifà a quei disvalori, condannati dalla storia oltre che dalla legge: Genova è e resterà antifascista. E chi la amministra deve riconoscersi in questi valori.
ANPI Genova
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