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Sindaco Bucci adesso basta: non può esserci tolleranza verso eletti nelle istituzioni che inneggiano al fascismo

Anpi: il primo cittadino di Genova si dissoci dalle esternazioni di un esponente leghista nel Medio Levante, passibili di denuncia per apologia
Infame è chi pensa impunemente di inneggiare al fascismo, non certo, come piace pensare al consigliere municipale del Medio levante Igor D’Onofrio, eletto con la Lega e vicino all’estrema destra , gli antifascisti che condannano gli sconcertanti omaggi al centenario della fondazione dei fasci di combattimento. Nei giorni scorsi, infatti, D’Onofrio ha scritto sul suo profilo facebook – il post è tutt’ora visibile, insieme ad altri che insultano e dileggiano chiunque non la pensi come lui, a partire da Papa Francesco – ha scritto: “Nel giorno dei 100 anni dell’idea, gli infami nipoti dei banditi cercano di rovinare l’anniversario ma ci vuole ben altro che la loro vigliaccheria”. D’Onofrio, che rivendica il fascismo come “Storia con la S maiuscola” è sulla stessa linea delle esternazioni della consiglera comunale di Savona Simona Saccone dalle cui parole si è però dissociata immediatamente la sindaca Ilaria Caprioglio, alla testa di un’amministrazione di centrodestra così come Marco Bucci. Dal sindaco di Genova, invece, né tantomeno dal presidente del Medio levante Francesco Vesco – lo stesso che la scorsa settimana si era fatto notare per la decisione di non pagare più le corone alle lapidi per i partigiani il 25 aprile, decisione rivista per intervento dello stesso Bucci – non si registrano reazioni. E questo è inaccettabile.
Troppe persone pensano che la colpevole disponibilità di forze di governo verso gli apologeti del neofascismo abbia fatto scattare l’ora del “liberi tutti”. Noi come Anpi diciamo no. Seccamente no, sindaco: non vogliamo doverle ripetere, ogni pochi giorni, quali sono i doveri del suo ruolo in una città Medaglia d’oro della Resistenza e in un paese che grazie a quella Resistenza permette anche a personaggi squallidi di esprimere concetti inaccettabili. Le chiediamo, una volta per tutte, a nome di tutti i democratici e gli antifascisti genovesi, di dire apertamente a tutta la città e agli eletti che sostengono la sua amministrazione, come non ci possa né debba essere alcuna tolleranza verso chi insulta il suo stesso paese e la storia.

Comitato provinciale Anpi GENOVA
28/03/2019

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