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Comunicato stampa – Ponte Quattrocchi, una scelta inopportuna

Merita rispetto la figura di Fabrizio Quattrocchi, il contractor genovese ucciso in Iraq nel 2004 e medaglia d’oro al valor civile. La scelta del consiglio comunale di Genova di ricordarlo con un’intitolazione toponomastica, si scontra però con l’opportunità del luogo scelto: la passerella sul torrente Bisagno, nel quartiere di Marassi, che collega corso Galliera a piazzetta Attilio Firpo, il partigiano “Attila” che fu ucciso il 14 gennaio 1945 nel corso della rappresaglia conosciuta come “la strage del panino e della mela”. Alla base della passerella, che secondo il Comune sarebbe senza nome, ma che da sempre è conosciuta come passerella Firpo, c’è infatti una targa che ricorda la tragica vicenda del partigiano. Il Municipio Bassa Valbisagno aveva già segnalato l’inopportunità dell’intitolazione; anche Anpi, – ribadendo il rispetto verso la memoria di Fabrizio Quattrocchi e il dolore della sua famiglia – ritiene che sostituire senza alcuna motivazione il nome di un partigiano, ucciso per la libertà della propria patria, con quello di un’altra persona impegnata su teatri di guerra stranieri solo per scelta professionale e sulla cui figura non è mancata la strumentalizzazione da parte di alcune forze politiche, le stesse che a Schio rifiutano di apporre le pietre d’inciampo in ricordo dei deportati ebrei, rischi davvero di essere divisiva e foriera di contrapposizioni.

Riteniamo perciò necessario che il Comune decida di soprassedere alla cerimonia di intitolazione prevista per lunedì 2 dicembre, cercando una nuova, più adeguata collocazione alla targa per Quattrocchi, senza “sfrattare” la memoria del partigiano Firpo.

Siamo preoccupati per questo fatto grave, che, come ha dichiarato la nostra presidente nazionale Nespolo,” rientra in un clima generale di violento attivismo nero, ma allo stesso tempo si sappia, e lo diciamo con forza, che l’ANPI non si fa certo intimidire e continuerà a svolgere, in tutta Italia e nella nostra città in particolare, con tutte le forze, il suo dovere di contrasto ai fascismi e ai nazismi ed a ogni forma di razzismo. Insisteremo quindi, insieme a tante altre Associazioni, a chiedere che vengano sciolte le organizzazioni che si richiamano a quegli ideali criminali, come CasaPound e Forza Nuova. Siamo certi di trovare, in questa non facile battaglia, il sostegno e l’adesione di tante cittadine e cittadini democratici”, come è accaduto ieri sera a piazza De Ferrari, dove si sono affermati i valori di libertà e democrazia, giustizia sociale e antifascismo, basi fondanti della nostra Costituzione. L’ANPI e il Paese hanno bisogno di tutti loro.

ANPI   GENOVA

Genova,29 novembre 2019

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